L'Exultet dell'Abbazia di Montecassino

1072-1075 circa

Proprio in terra nostra si trova uno dei documenti che manifestano le origini della nostra religione.

Strano davvero che al momento nessuno se ne occupi:

 

 

 

I disegni, estratti da un "Exultet" su pergamena, rappresentano indiscutibilmente Adamo ed Eva, il Serpente e l'Albero della Conoscenza.

C'è inoltre un altro albero ma ne parleremo in seguito.

È innegabile che il primo albero, quello su cui sta il serpente, rappresenti un fungo. Esattamente ed in maniera inequivocabile un fungo. Su quale fungo sia ci sono tuttora dei dibattiti, infatti stavolta più che l'Amanita Muscaria la forma ci ricorda lo Psylocibe, anch'esso tramite enteogeno tra noi è l'aldilà.

Inutile ribadire che anche qui di nuovo il Fungo rappresenta la Conoscenza, perchè ricordiamo che la Sacra Bibbia non ci parla di una mela

 

Genesi, 2

8 Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato. 9 Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. 10 Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si divideva e formava quattro corsi. 11 Il primo fiume si chiama Pison: esso scorre intorno a tutto il paese di Avìla, dove c'è l'oro 12 e l'oro di quella terra è fine; qui c'è anche la resina odorosa e la pietra d'ònice. 13 Il secondo fiume si chiama Ghicon: esso scorre intorno a tutto il paese d'Etiopia. 14 Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scorre ad oriente di Assur. Il quarto fiume è l'Eufrate.
15 Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.
16 Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, 17 ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti».

 

Genesi, 3

1 Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?». 2 Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, 3 ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete». 4 Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! 5 Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male». 6 Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. 7 Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.

Quindi è da chiedersi come sia possibile che la storia sia mistificata a tal punto da travisare completamente il frutto proibito, fino a pensarlo come una mela. Ora è chiaro che le innumerevoli traduzioni hanno portato a strane frasi, si pensi però che Dio ha creato questo frutto, e che qualora ne mangiassimo noi ne moriremmo. Tale è l'Amanita Muscaria; è tossica e se ne mangiassimo molta moriremmo. Ma ecco che arriva il Serpente, che in quanto creatura di Dio ha in tutto questo un suo ruolo: il Serpente spiega che se utilizzato come si deve il Fungo Sacro non solo non uccide ma apre gli occhi della nostra Conoscenza, perchè dilata le soglie della nostra percezione. Eva a questo punto vide che l'Albero era buono da mangiare. Si noti la confusione di chi ha trascritto anticamente il testo: nella convinzione che si parlasse di un pomo di un albero i termini frutto ed albero vengono continuamente scambiati e confusi. Ma il frutto è proprio l'Albero della Conoscenza, l'Agarico Muscarico.

Si osservi attentamente il soggetto: Eva porge un pezzo del fungo ad Adamo.

Anche il secondo disegno mette in risalto il fungo.

Sull'altro albero ci sono diverse interpretazioni:

chi sostiene che sia una palma e chi sostiene che sia la mandragora. Ne parleremo quando avremo abbastanza conoscenze al riguardo.